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DHT

Il DHT, o diidrotestosterone, è uno dei principali responsabili dell’alopecia androgenetica, la comune perdita dei capelli.

È principalmente presente nella prostata e nei follicoli piliferi ed è generato a partire dal testosterone grazie all’azione di alcuni enzimi particolari.

L’eccessiva presenza del diidrotestosterone può portare a problemi della prostata e alla perdita dei capelli.

Tra le terapie più indicate per limitare i livelli di DHT, l’uso di finasteride o dutasteride.

 

Cos’è il DHT

Con il termine DHT si intende il diidrotestosterone, una molecola che si forma a partire dal testosterone.

Essendo prodotto dall’ormone maschile per eccellenza, i livelli di DHT sono tipicamente più alti negli uomini. È tuttavia anche possibile osservare l’ormone nelle donne.

 

Che cosa influenza il DHT

Il ruolo del diidrotestosterone è molto importante nelle patologie che riguardano il cuoio capelluto e la prostata.

Inoltre, la presenza di diidrotestosterone ha un’influenza rilevante nella libido, nella formazione dei peli e nel rilascio di sebo.

Un eccesso della molecola porta all’ingrossamento della prostata, ad una crescita sostenuta dei peli corporei e ad un’eccessiva secrezione di sebo.

Tra tutti questi, sicuramente il campo dei capelli è quello in cui si sente più parlare di DHT.

Infatti, avere alti livelli della molecola può facilitare la caduta dei capelli.

 

Relazione tra molecola e caduta dei capelli

Nel corso del tempo, diversi studi sono stati condotti sul DHT e sulla relazione con l’alopecia.

Quello che si è scoperto è che il diidrotestosterone è prodotto dal testosterone tramite l’azione di un enzima detto 5-alfa-reduttasi. Una volta formatosi, il DHT interagisce con i bulbi piliferi del cuoio capelluto.

Questo porta ad una progressiva miniaturizzazione ed atrofizzazione dei follicoli piliferi, che infine porta a caduta.

Il processo di miniaturizzazione è tanto più evidente quanto più si è predisposti geneticamente ad avere recettori androgeni nei follicoli piliferi. Di conseguenza, l’alopecia androgenetica non è causata direttamente dal DHT, ma è un effetto secondario dovuto al processo biologico che si innesta quanto il DHT è presente in determinati individui predisposti.

Maggiori informazioni su questa tematica possono essere trovate al seguente link: https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/9284093/.

 

Rimedi e soluzioni all’eccesso di DHT

Alimentazione

Il ruolo dell’alimentazione è fondamentale nel regolare i livelli di DHT nel nostro organismo.

Nel caso di alti livelli della molecola, sono consigliati alimenti con forte concentrazione di omega 3, come il pesce. Anche assumere semi di zucca oppure olio di cocco può determinare una diminuzione della concentrazione dell’ormone.

Integratori alimentari

Sono disponibili diversi integratori che permettono di diminuire i livelli di diidrotestosterone. Un principio attivo comunemente usato è quello della Serenoa Repens. Questa è una pianta i cui frutti hanno la proprietà di inibire l’azione dell’enzima 5-alfa-reduttasi. Diminuendo i livelli di questo enzima ha come conseguenza anche la diminuzione del diidrotestosterone.

Terapia farmacologica

Ci sono 2 principali farmaci che vengono somministrati per l’eccesso di DHT: finasteride e dutasteride.

Finasteride permette di inibire l’isoforma II di 5-alfa-reduttasi ed è ufficialmente commercializzata per il trattamento dell’alopecia androgenetica.

Dutasteride invece permette di inibire sia l’isoforma I che II dell’enzima 5-alfa-reduttasi. Ha un’azione più efficace di finasteride sui livelli di DHT, ma anche gli effetti collaterali sono maggiori.

In Italia l’uso di dutasteride non è approvato per l’alopecia androgenetica.

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