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tricopigmentazione

La tricopigmentazione è una tecnica estetica di pigmentazione con cui è possibile camuffare la perdita dei capelli. Essa può essere applicata sia nei casi di capelli corti che lunghi, può essere reversibile o permanente.

Si differenzia dal classico tatuaggio per la biochimica dei pigmenti e per gli strumenti utilizzati.

Prevede l’utilizzo di pigmenti color cenere che vengono depositati nel cuoio capelluto.

Le aree di applicazione riguardano tre grandi campi: l’effetto rasato, l’effetto densità e la copertura delle cicatrici. A seconda dei casi specifici, il trattamento può prevedere sessioni multiple.

 

Cos’è la tricopigmentazione

Con il termine tricopigmentazione, in gergo trico, si intende quella tecnica in grado di mascherare la comune caduta dei capelli. È un trattamento non invasivo, non doloroso e molto efficace.

Tramite la tricopigmentazione, un paziente che soffre di calvizie può ritrovare esteticamente l’effetto dei capelli. Grazie a queste caratteristiche, la tricopigmentazione è una delle soluzioni più scelte nel campo della perdita dei capelli.

 

L’evoluzione della tecnica

La tricopigmentazione si è evoluta a partire dalla micropigmentazione del cuoio capelluto.

Al giorno d’oggi è ormai riconosciuta dal mondo della chirurgia della calvizie come una scelta vincente.

Secondo moltissimi esponenti, la tecnica di tricopigmentazione e il trapianto di capelli esprimono il loro massimo potenziale in sinergia.

Da una parte, il trapianto è la soluzione definitiva al problema della calvizie, ma si tratta pur sempre di un’operazione. D’altra parte, la tricopigmentazione è non invasiva, immediata e meno costosa, ma non fa ricrescere i capelli.

 

Come funziona il trattamento di tricopigmentazione

Una delle caratteristiche che contraddistinguono la tricopigmentazione dalle altre tecniche è l’uso di strumenti e pigmenti particolari.

Utilizzando degli aghi a corpo ruvido e parete liscia, i pigmenti vengono depositati a profondità particolari della pelle. Grazie alla sintetizzazione unica delle polveri metalliche dei pigmenti, il contatto tra metalli e pelle non avviene. Allo stesso tempo, l’effetto visivo che si ottiene dalla loro distribuzione nel cuoio capelluto è lo stesso dei capelli.

 

Quali effetti sono ottenibili con la tecnica

Effetto rasato

Una prima possibile applicazione della tecnica riguarda l’obiettivo di avere un effetto rasato. Questi casi riguardano chi soffre per esempio di alopecia areata o alopecia totale.

Tramite la tricopigmentazione è possibile riottenere visivamente lo stesso effetto ottico dei capelli fino a 1-2mm di lunghezza. Di conseguenza, si ha un’illusione ottica di tridimensionalità.

Inoltre, grazie alla possibilità di effettuare un trattamento temporaneo, la tecnica si adatta ai cambiamenti della fisionomia del corpo.

Tricopigmentazione ed effetto densità

Un secondo grande campo di applicazione riguarda la possibilità di effettuare l’effetto densità. Questa scelta si applica a chi decide di non volere tenere i capelli corti, ma allo stesso tempo desidera l’impressione di una chioma folta.

L’effetto densità permette una riduzione delle trasparenze e delle discromie tra le varie parti del cuoio capelluto. In questo modo si ottengono dei risultati realistici senza dover rinunciare alla propria libertà.

Copertura delle cicatrici

Un’altra area di applicazione della tecnica riguarda la copertura delle cicatrici. Queste sono un grande problema estetico per molti. Tramite tricopigmentazione è possibile per esempio mascherare una cicatrice dovuta ad un intervento chirurgico o a seguito di un trauma.

 

Differenze tra tricopigmentazione e tatuaggio

Il trattamento di tricopigmentazione, seppur utilizzando ago e pigmenti come i tatuaggi, è molto diversa.

  • In primo luogo, il macchinario della tricopigmentazione è progettato per lavorare ad una profondità inferiore rispetto al tatuaggio e ad un numero di battute diverse.
  • La punta dell’ago usato nel tatuaggio ha le pareti lisce mentre nella tricopigmentazione il corpo è ruvido. Questa sottile differenza permette all’operatore di tricopigmentazione di dosare una piccola quantità di pigmento da depositare.
  • I pigmenti stessi differiscono tra tricopigmentazione e tatuaggio. Nel primo caso, le polveri vengono realizzate in modo da essere anallergiche. In particolare, dopo i processi di pesatura e micronizzazione, avviene il processo di incapsulamento. Tramite una guaina siliconica viene impedito il contatto diretto tra pelle e metalli.

 

Tricopigmentazione temporanea o permanente

Una delle caratteristiche uniche della tricopigmentazione è la possibilità di scegliere se farla temporanea o permanente.

La scelta temporanea garantisce la massima libertà al paziente. Infatti, con il passare del tempo possono cambiare sia i lineamenti sia i gusti. Per esempio, un risultato su un ragazzo di 25 anni potrebbe stonare su un 50enne. La tricopigmentazione temporanea dà la libertà di cambiare idea senza doversi sottoporre a trattamenti intensivi, come il laser.

Con il passare del tempo, i pigmenti utilizzati saranno via via assorbiti dal corpo. In questi casi, per mantenere l’effetto, sono necessarie delle sedute di mantenimento.

Esse possono variare in relazione alle aspettative e allo stile di vita del paziente, ma sono al massimo due o tre.

La scelta permanente è invece la soluzione più pratica, ma è molto più vincolante. Quando ci si sottopone a questo trattamento, sarà poi più complicato ed invasivo modificare il proprio look.

Inoltre, con il passare del tempo potrebbe esserci la possibilità che i pigmenti cambino colore o che si perda definizione nel risultato.

 

Risultati e tempi

I risultati dipendono in primo luogo dall’operatore che effettua il trattamento.

BeutyConsulting24 è in contatto diretto con Milena Lardì, direttore tecnico della clinica Beauty Medical di Milano. Milena ha sviluppato un protocollo di lavoro adottato da oltre 60 chirurghi in tutto il mondo.

Se il trattamento di tricopigmentazione è temporaneo, la durata può variare da 6 a 18 mesi. La variabilità della durata dipende dal tipo di pelle, dallo stile di vita del paziente e dal tipo di pigmento.

Invece, se il trattamento è permanente, i risultati non scompaiono mai. Sono tuttavia necessarie dei mantenimenti ogni 5 anni in media.

Per maggiori informazioni sulla tricopigmentazione: beautymedical.it/tricopigmentazione/

 

Conclusioni

Sottoporsi ad un trattamento di tricopigmentazione è un modo rapido, indolore, efficace e senza impegno per mascherare i segni della caduta dei capelli con un effetto ottico di tridimensionalità.

La tecnica differisce dal tatuaggio per gli strumenti e le polveri utilizzate.

Tramite questa tecnica è possibile camuffare dei capelli lunghi ma diradati ma anche un capo completamente glabro.

Se si sceglie la versione temporanea, si ha la libertà di cambiare idea nel futuro grazie al riassorbimento naturale dei pigmenti.

La tricopigmentazione esprime il massimo potenziale insieme al trapianto di capelli.

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